LIFE SEDREMED è un progetto finanziato dall’Unione Europea per lo sviluppo di una soluzione innovativa per la decontaminazione di siti marini inquinati.
Il progetto intende dimostrare l’efficacia di una metodologia basata sul biorisanamento e sull’elettrocinetica per la decontaminazione dei sedimenti marini costieri. I partner del progetto svilupperanno un prototipo per l’applicazione di microrganismi all’interno dei sedimenti e aumenteranno le loro capacità di biorisanamento grazie alla trasmissione di corrente elettrica, inizialmente su scala di laboratorio e successivamente sul campo.
L’intervento mirerà a ridurre la concentrazione di contaminanti organici (come IPA, PCB, PCDD) e la biodisponibilità di metalli pesanti come Pb, Hg, Cd, Cu, Zn e As. Il progetto permetterà di sviluppare un nuovo approccio per diminuire i rischi ambientali e ridurre i costi finanziari sostenuti nelle attività di dragaggio e nel trattamento ex-situ di sedimenti contaminati.
Bagnoli (Napoli, IT) è una delle aree identificate ad alto rischio di crisi ambientale in Italia ed è stata inserita nell’elenco dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) (Legge 388/2000). Il sito industriale, ormai dismesso dagli anni ’90, era caratterizzato dalla presenza di industrie siderurgiche, lavorazione dell’amianto, produzione di
L’area marina di Bagnoli-Coroglio rappresenta un contesto ideale per testare l’efficienza in-situ di tecnologie innovative di biorisanamento per la bonifica di sedimenti contaminati, fornendo nuove soluzioni che possono essere applicate su scala più ampia per una gestione sostenibile dei sedimenti marini
I sedimenti contaminati presenti nelle aeree costiere di siti industriali sono caratterizzati dalla presenza di una varietà di composti chimici, tipicamente rappresentati da inquinanti organici persistenti (POP), tra cui idrocarburi alifatici, policlorodibenzo-p-diossine (PCDD), policlorobifenili (PCB) e inquinanti non organici come metalli
La grave contaminazione ambientale delle coste contribuisce anche alla crisi socio-economica dei quartieri e delle aree circostanti. A Bagnoli questo aspetto è particolarmente visibile, poiché la persistente contaminazione impedisce ancora oggi la rigenerazione del quartiere, con un forte impatto sullo sviluppo socio-economico dell’area.
LIFE SEDREMED promuoverà l’attuazione delle linee guida per la gestione dei sedimenti e la definizione delle classi di qualità definite nella recente legislazione italiana (DM 172/2016 e DM 173/2016). Queste due leggi sono state approvate per integrare il DGLS 152/2006 (Codice dell’Ambiente) e il DM 56/2009 (Standard di Qualità Ambientale)
LIFE SEDREMED svilupperà e testerà una strategia di bonifica innovativa in un’area che necessita urgentemente di interventi per il risanamento dell’ambiente marino. L’area costiera contaminata (evidenziata in giallo) è caratterizzata dalla presenza di contaminanti organici e inorganici nei sedimenti.
L’eliminazione e/o l’isolamento di questa contaminazione è fondamentale per il rilancio delle attività socio-economiche. L’ex complesso industriale, e in particolare l’acciaieria chiusa dal 1990, fornivano in passato migliaia di posti di lavoro che ora sono completamente scomparsi.
È quindi fondamentale garantire all’area risultati ambientali a lungo termine, così che le comunità locali possano rilanciare attività economiche alternative legate al pieno potenziale del loro territorio.
Il partenariato di LIFE SEDREMED è composto da un gruppo multidisciplinare e intersettoriale di 7 partner provenienti da 4 paesi dell’UE.
Il progetto è coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn che collabora con Invitalia, soggetto attuatore per la bonifica di Bagnoli, oltre a due fornitori di tecnologia basati in Belgio e in Finlandia, due partner accademici per il monitoraggio e una startup che gestisce gli aspetti di divulgazione e comunicazione del progetto.
In questa sezione avrai accesso a tutte le news, gli eventi, la video gallery e il press kit.
Tutti i documenti e i risultati del progetto sono disponibili al pubblico nella nostra sezione biblioteca. I documenti possono essere scaricati e comprendono la descrizione tecnica delle tecnologie, il piano di comunicazione strategica, le attività di gestione del progetto, le pubblicazioni scientifiche prodotte e i risultati di bonifica ottenuti.
Il progetto LIFE SEDREMED è cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea con il contratto LIFE20 ENV/IT/000572.
Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell’UE per l’ambiente e l’azione per il clima. Dal 1992 ha cofinanziato più di 5.500 progetti, tra cui 120 progetti per la protezione, la tutela e la rigenerazione degli ambienti marini. Il programma LIFE rappresenta uno strumento fondamentale per l’attuazione del Green Deal Europeo.
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Bagnoli (Napoli, IT) è una delle aree identificate ad alto rischio di crisi ambientale in Italia ed è stata inserita nell’elenco dei Siti di Interesse Nazionale (SIN) (Legge 388/2000). Il sito industriale, ormai dismesso dagli anni ’90, era caratterizzato dalla presenza di industrie siderurgiche, lavorazione dell’amianto, produzione di fertilizzanti e cemento.
Le conoscenze sulla contaminazione presente sono ben sviluppate, infatti una caratterizzazione completa della contaminazione in quest’area è disponibile grazie alla relazione ISPRA (BoI-Pr-CA-BA-relazione-02.04) e al progetto ABBACO, concluso nel 2020. Il progetto ABBACO è stato condotto dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN) e dall’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), rispettivamente coordinatore e partner di LIFE SEDREMED. La contaminazione dei sedimenti di Bagnoli è caratterizzata da alti livelli di: idrocarburi alifatici tra cui gli IPA (fino a 2800 mg/Kg); PCB (da 25 a 155 ug/kg); PCDD (fino a 316 ng/kg); e metalli pesanti come As (845 mg/kg) e Pb, Zn, Cd, Cu e Hg. Questi valori superano pericolosamente i limiti fissati dal DM 56/09 e contribuiscono al mancato rispetto dello stato di qualità ambientale richiesto dalla Direttiva quadro sulla strategia marina (2008/56/CE) e dalla Direttiva sugli standard di qualità ambientale (2008/105/CE).
La contaminazione del sito ha un impatto particolarmente elevato sulla salute umana e sullo sviluppo socio-economico in quanto si trova nell’area periurbana della città di Napoli e sulla linea di costa. La costa ospita numerose coltivazioni di cozze e attività di pesca, oltre all’attività balneare estiva, per cui il bioaccumulo di contaminanti può potenzialmente rappresentare una minaccia per la salute umana. In conclusione, è importante specificare che le concentrazioni di alcuni metalli pesanti, e in particolare dell’arsenico (As), sono influenzate dall’attività vulcanica che caratterizza l’area e quindi una quota rilevante può essere considerata di origine geogenica naturale.
L’area marina di Bagnoli-Coroglio rappresenta un contesto ideale per testare l’efficienza in-situ di tecnologie innovative di biorisanamento per la bonifica di sedimenti contaminati, fornendo nuove soluzioni che possono essere applicate su scala più ampia per una gestione sostenibile dei sedimenti marini contaminati in tutta Europa.
Il progetto propone l’installazione di un sistema elettrocinetico (tecnologia EKOGRID) e l’applicazione di microrganismi biofissati (tecnologia IDRABEL) per eseguire un biorisanamento avanzato dei sedimenti contaminati. La soluzione sarà completata da una metodologia di monitoraggio innovativa per studiare l’efficienza delle tecnologie di bonifica e l’impatto sulla biodiversità. In caso di successo, sia la metodologia di bonifica che quella di monitoraggio potrebbero essere integrate nel piano di decontaminazione di tutta l’aerea marina contaminata di Bagnoli.
Il progetto prevede anche la creazione del Mediterranean Remediation Knowledge and Innovation hub (MEDREHUB), un centro di ricerca che sarà localizzato a Bagnoli e promuoverà ulteriori studi e progetti sulle tecnologie di biorisanamento ambientale.
I sedimenti contaminati presenti nelle aeree costiere di siti industriali sono caratterizzati dalla presenza di una varietà di composti chimici, tipicamente rappresentati da inquinanti organici persistenti (POP), tra cui idrocarburi alifatici, policlorodibenzo-p-diossine (PCDD), policlorobifenili (PCB) e inquinanti non organici come metalli pesanti/metalloidi.
Tali composti, oltre a provocare alterazioni dello stato ecologico e ambientale, possono avere effetti dannosi sulla fauna e sulla salute umana, tra cui disturbi endocrini e metabolici, teratogenesi, cancerogenesi, immunodeficienza, alterazioni della riproduzione e alterazioni del comportamento. Nel Golfo di Pozzuoli, dove si trova il sito dimostrativo di LIFE SEDREMED, sono presenti diverse coltivazioni di cozze e attività di pesca; il potenziale bioaccumulo di contaminanti nella catena alimentare è quindi un rischio da tenere in considerazione.
Il litorale di Bagnoli è anche soggetto ad attività balneare da parte dei residenti locali che, nonostante i divieti imposti dal Comune, nuotano nell’area contaminata soprattutto nel periodo estivo. La potenziale risospensione dei contaminanti dai sedimenti rappresenta quindi un rischio concreto per la salute umana attraverso l’ingestione o il contatto con la pelle durante le attività balneari.
La grave contaminazione ambientale delle coste contribuisce anche alla crisi socio-economica dei quartieri e delle aree circostanti. A Bagnoli questo aspetto è particolarmente visibile, poiché la persistente contaminazione impedisce ancora oggi la rigenerazione del quartiere, con un forte impatto sullo sviluppo socio-economico dell’area. A sua volta, la depressione socio-economica di Bagnoli ha un effetto negativo rilevante sull’intera città di Napoli, in quanto rappresenta l’unico litorale cittadino con un potenziale per lo sviluppo del turismo balneare.
Questa opportunità mancata è particolarmente evidente alla luce del paesaggio naturale dell’area e della sua posizione strategica, il litorale di Bagnoli-Coroglio (circa 3 km) è infatti l’unica spiaggia di sabbia potenzialmente usufruibile della città di Napoli. La spiaggia di Bagnoli è delimitata ad ovest dal litorale turistico di Posillipo e Marechiaro e, a est, da Pozzuoli e dal parco archeologico di Baia. Inoltre, Bagnoli potrebbe ospitare strutture turistiche e di trasporto per il crescente flusso turistico da terra verso le isole di Ischia, Procida e Capri, favorendo l’occupazione indiretta nel settore dei servizi.
Un altro aspetto importante da considerare è il valore degli immobili, punto cruciale per la futura riqualificazione dell’area di Bagnoli. Se la decontaminazione della costa sarà completata, il valore economico degli immobili potrebbe aumentare in modo esponenziale, a vantaggio dei residenti storici del quartiere.
LIFE SEDREMED promuoverà l’attuazione delle linee guida per la gestione dei sedimenti e la definizione delle classi di qualità definite nella recente legislazione italiana (DM 172/2016 e DM 173/2016). Queste due leggi sono state approvate per integrare il DGLS 152/2006 (Codice dell’Ambiente) e il DM 56/2009 (Standard di Qualità Ambientale) e per colmare le lacune derivanti dall’assenza di una legislazione europea specifica per i sedimenti, di una legislazione nazionale specifica per i Siti di Interesse Nazionale e della mancanza di una legislazione per la caratterizzazione e lo smaltimento finale dei sedimenti dragati.
La direttiva europea sugli standard di qualità ambientale e la legge italiana non forniscono limiti di concentrazione di inquinanti specifici per i sedimenti. Il progetto sarà l’occasione, anche attraverso l’attività di MEDREHUB, per presentare l’innovativa legislazione italiana del 2016 ad altri Stati Membri (SM) e favorirne la replicazione in tutta l’Unione Europea.
Il progetto intende promuovere un dialogo con gli altri Stati membri e la Commissione Europea per sviluppare una strategia a livello comunitario per la classificazione e la gestione dei sedimenti contaminati. Ci si concentrerà inoltre sull’importanza di integrare le tecniche di bonifica in-situ, soprattutto quando il dragaggio meccanico non è strettamente necessario per aumentare la profondità delle acque. È urgente lo sviluppo di una strategia europea che definisca linee guida per la qualità dei sedimenti e piani di gestione, come avviene nel DM 173/2016 italiano e nella legislazione statunitense (SQG e toolbox ECOTOX dell’EPA).
LIFE SEDREMED consentirà di promuovere il dibattito per lo sviluppo di una strategia europea sulla decontaminazione dei sedimenti marini e di definire linee guida a livello continentale per la valutazione della loro qualità sulla base dei recenti sviluppi della legislazione italiana.
Inoltre, attualmente i limiti di qualità delle acque per la balneazione tengono conto solo dei parametri biologici legati alla presenza di batteri fecali. È quindi necessario, nel caso di coste con attività industriali pregresse, inserire nell’analisi anche i contaminanti derivanti dalle lavorazioni industriali, come gli inquinanti organici persistenti e i metalli pesanti. A questo tema sarà dedicato uno specifico evento divulgativo organizzato con Invitalia.